giovedì 31 luglio 2008

-Differenze tra bici da Pista e Corsa-

Premessa:   Io da niubbo, credevo che nn ci fosse una sostanziale differenza tra una bici da corsa ed una da pista. La differenza esiste ed anche considerevole!!!. Dopo aver provato una bici da pista si rimane colpiti dalla quasi eccessiva reattività del telaio e dalla impostazione in sella  compatta, quasi scomoda. Da qui, il tentativo di spiegare nel modo più semplice possibile le differenze tra una bici da corsa ed una da pista.

Telaio: sulla bici da corsa (BDC) le geometria del tubo piantone...(cioè quello dove si innesta il tubo della sella) ha un angolo che varia tra i 73°e i 74°, mentre per una bici da pista (BCP) abbiamo angolazioni sempre tra i 74° e i 75° quindi molto aggressivi, che trovano la loro giustificazione dal fatto che in pista si necessita una maggiore rigidità del telaio e una più pronta risposta alle sollecitazioni, vista che la pista è un ambiente dove scatti, accellerazioni e ripartenze a basse velocità sono il pane quotidiano dei corridori di questa specialità!.

La scatola del movimento centrale su una BDC è posizionata ad una altezza da terra che varia dai 26,5 ai 27,5 cm, mentre per una BDP l'altezza è sui 28cm circa. Questo è dovuto al fatto che in pista le curve hanno un banking (inclinazione) e quindi si deve evitare di toccare terra con le pedivelle.


Forcelle: La curvatura dei foderi della forcella è fatta per avanzare il mozzo della ruota rispetto all'asse del tubo dello sterzo, in modo da conferire una maggiore stabilità di marcia alle alte velocità e rendere la sterzata meno nervosa. Questa è la configurazione di una BDC. Nella BDP invece i foderi sono dritti...anzi drittissimi sopratutto sui telai di ultima generazione, elevando cosi la reattività della stessa.

Gurnitura: Il girobulloni  su una BDC si attesta su una misura  che varia tra i 130 mm (Shimano) e 135 mm (Campagnolo), mentre su una BCP la misura è di 144mm.

Ruote, Raggi e Mozzi:Una ruota può avere un minimo di 24 raggi a un massimo di 40 .I 24 raggi sono consigliati per ruota anteriore e per le specialità contro il tempo .I raggi sono normalmente 28-32 e dipendono anche dal peso della persona.Per il ciclocross e pista si utilizzano 36 raggi .Le ruote a raggi dritti aumentano la rigidità, ma l ’inconveniente di perdere facilmente l ’equilibrio.I mozzi si possono trovare a flange grandi sempre per aumentare la rigidità. Con il nome lenticolare si definiscono le ruote piene e le superficie hanno forma di lente .Si usano per gare di cronometro con percorsi piani, esse diminuiscono il cx .Si usano maggiormente per la ruota posteriore, perché montate d ‘avanti comprometterebbe la guidabilità. Le ruote a razze derivano da quelle lenticolari. L ‘utilizzo di materiali compositi ha permesso di avere una ruota molto rigida e di peso basso. L' inconveniente principale consiste in una difficile equilibratura ,infatti se si danneggiano è molto difficile ripararle. Le ruote con un diametro piccolo permettono di migliorare la penetrazione e il peso ,però l ‘attrito è maggiore .Quindi il vantaggio si ha con l ‘aumentare delle velocità di percorrenza delle nelle gare a cronometro. (fonte Internet). La battuta dei mozzi posteriore generalmente per una (BDC) si attesta intorno ai 130mm, mentre per una (BDP) varia da 110mm (giappone NJS), ai 120mm.

Concludendo: Questo mio sfoggio di grandissima tecnica..ihiihiiihihihi ;) è stato voluto semplicemente per togliere delle curiosità e rendere più comprensivo il mondo delle fixie. In realtà in questo gioco nn esistono regole se nn il piacere di sporcarsi le mani e montare e smontare componenti per il puro piacere di creare un proprio ed unico cavallo da combattimento urbano. Io per lo meno la vedo cosi!, Percui chiedo scusa se ci sono delle imprecisioni...ma io per una volta mi sono divertito tantissimo a fare il professore.......;))))

That's all!

-LkO-







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